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Il sonno dei sonni – Racconto

Il sonno dei sonni. Racconto breve,1990

I bambini sono come i marinai: dovunque si posano i loro occhi, è l’immenso.
(Christian Bobin)

Una notte il sonno dei sonni andò a trovare Matteo.
– Chi sei? Da dove vieni? – gli chiese il bambino mentre dormiva.
– Vengo dal paese delle fate. Vivo nella foresta ed a ogni bambino regalo una lucciola.
– Anche a me? – chiese Matteo.
– Tu sei un po’ prepotente. Vuoi sempre tutto – lo ammonì il sonno dei sonni.
– Oggi però sono stato triste, lo sai? – pianse Matteo.
– Sì lo so, per questo sono venuto a trovarti. Ma  sei tu l’origine della tua tristezza. Sei disobbediente, non rispetti niente. Non sei mai contento, vuoi tutto e rompi tutti i giochi che hai. Che ti succede?
– Non sono cattivo, credimi. Non mi capisce nessuno. Ho solo tanta voglia di correre e giocare. Mi sento dire: ” Non fare quello e non fare quell’altro, stai fermo, stai zitto” e sempre questa tiritera. Non sono cattivo.
– Lo so, non sei cattivo.
Il sonno dei sonni si trasformò in un’ ombra gigantesca e Matteo vide che stava per catturare suo fratello Andrea. Allora balzò su un cavallo e, presa una spada, lottò contro l’ombra che si era trasformata in un enorme drago.
Matteo uccise il drago e salvò Andrea.

Il sonno dei sonni tornò da lui e gli chiese – Vuoi ancora la mia lucciola?
– Lasciala davanti alla finestra della mia camera e ogni sera, prima di andare a dormire andrò a vederla con Andrea – rispose Matteo.
Il sonno dei sonni rimase lì tutta la notte a cullare il sonno di Matteo. Prima di andare via lo baciò sugli occhi, lo accarezzò e sussurrò:
– Sei buono, piccolo bambino. Hai un cuore gentile, sei puro come una colomba e forte come un leone. Ti regalerò la lucciola che veglierà il tuo cammino.

Abbi cura di te

Emily

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