Strauss Secondo Racconto
Non mi chiamo Mozarte!
Ora, con noi c’è un altro quattro zampe; è un cane pure lui, però non ha la coda piccola come la mia e pure lui ha due nomi.
Qualcuno lo chiama Black e mamma lo chiama Max. Dice che se lo chiamiamo Black fa una brutta fine.
Meno male che non mi chiamo Black!
Ho tanti peli lunghi e quando arriva il caldo e ho sempre sete, mamma mi taglia il pelo, ma a me non piace. Questa è l’unica cosa che non sopporto di mamma.
Pure lei ha due nomi. La chiamano mamma e altri due piedi la chiamano Cinzia. E anche per lei questi due nomi non significano la stessa cosa perché quando la chiamano mamma dice sempre:
Che c’è tesoro?
Invece quando la chiamano Cinzia, dice altre cose.
E’ più bello chiamarla mamma.
Strauss Secondo Racconto
Ho viaggiato tanto e sono stato in tante case. A me piacciono tutti i posti basta che non resto solo altrimenti mi lamento così forte che lo sentono tutti.
Una volta abitavo in un appartamento e mi hanno lasciato solo. Ho cominciato a piangere forte.
Abitava vicino a noi un’altra due piedi che parlava sempre con mamma e una quattro zampe come Mimì.
Quella due piedi ha cominciato a dirmi, dall’altra parte della porta:
Mozarte, stai zitto. Mozarte, Mozarte, smettila.
Però io gridavo ancor di più, perché non mi chiamo Mozarte ma Strauss.
Quella puzzava di gatto ed io ero disperato.
Quando mamma è tornata, mi ha sgridato e ancora me lo ricordo.
Poi mamma ha spiegato alla vicina che mi chiamava Mozarte che il mio nome è Strauss.
Strauss Secondo Racconto
Mi ha detto:
Tu non sei Mozart ma Strauss. Ti voglio bene, piccolo mio.
E anche questo me lo ricordo.
A proposito, perché se mamma dice Mozart, quell’altra dice Mozarte?
Anche questo non lo capisco.
Io comunque sono Strauss e ho questo nome perché a mamma piace ballare il valzer insieme a me.
Buona vita,
Emily
I racconti con gli snimali sono belli
E divertenti
Ciao Ale
Grazie. Anche a me piacciono i racconti con gli animali e i film o documentari
un saluto
Abbi cura di te