Racconti, Racconti sugli animali

Sono un verme. Mi presento. Racconto breve

Sono un verme. Mi presento
Racconto breve, Frascati 2005

Sono un verme

Non si nasce vermi così tanto per…
Uno pensa: Toh! Quello è un verme. Verme sei nato e verme rimani.
Sui vermi se ne dicono di cose, non lo sapessi.
Innanzitutto, tanto per essere precisi, sono un lombrico e appartengo alla famiglia degli anellidi.
Ai più questo non dice niente.
Siccome non vado dietro alle mode e, alla famiglia ci tengo come pure alla specie, allora vi spiego che fra i vermi, gli anellidi sono i più evoluti.
Anche la sanguisuga è un anellide, ma è un discorso a parte. Queste vivono e si nutrono in un modo del tutto particolare che mi rivolta lo stomaco.  Certo, perché uno stomaco ce l’ho anche io e, se è per questo, pure un cuore.

Sono un verme
Mi presento come si conviene

Ora torniamo a me e lasciate che mi presenti da vero verme, come si conviene.
Ammetto di essere un tipo alquanto sofisticato.
È bene metterlo subito in chiaro così a nessuno verrà in mente di dire: Oh, chi si crede di essere quello snob? Dopo tutto, è solo un verme!
Vi piacerebbe! Sono del parere che bisogna chiamare le cose con il proprio nome e presentarsi per quello che si è.
Ora vado da qualcuno e dico: Piacere, sono un lombrico.
Fino a qui, mi pare corretto. Perché sono davvero un lombrico.
Però nessuno può dirmi: Sei un verme.
Altrimenti potrei rispondere che quel nessuno è un ignorante.
Alquanto generico, come ignorante, ma pur sempre ignorante.
Come dire a me che sono un verme, perché affermare questo è troppo generico.

Sono un verme
Chiariamo

Ci tengo a mettere le cose in chiaro da subito.
Facciamo conto che nessuno venga e mi dica:
Sono Nessuno.
Invece, io, con la mia aria snob, ribatto:
Ah, nessuno. Sei nessuno. E ci resta male. Non perché sia nessuno.
Per il Verme di tutti i vermi, me ne guardo bene.
Che aggiungere?
Vediamo.
Ho trovato: Piacere, sono lombrico.
E la presentazione è quasi chiara.
Fino a qui ci siamo.
Perché a volte nella nostra testa tutto sembra chiaro. Chiaro è per noi, non per tutti o per nessuno.
Quindi.

Due tizi

L’altro giorno, per esempio, ho sentito due tizi litigare.
Insomma, due tizi, mi pare anche troppo generico.
Erano marito e moglie. Il marito aveva detto alla moglie:
Comincia ad andare, ti raggiungo fra un po’.
Questa frase sembra normale. È sul un po’ che non mi è sembrato chiaro.
Infatti, sto nel giardino di questi due tizi e ho scoperto che pur vivendo insieme, la moglie ha una idea differente del un po’ rispetto al marito.
Litigano sempre per questo po’, per all’incirca, al massimo, ecc.
Non si ritrovano sugli approssimativi.

Pio e Lascia

Per esempio, l’altra sera, come al solito, il marito che si chiama Pio, è tornato tardi (e aveva detto che sarebbe stato via al massimo un’ora).
La moglie che si chiama Lascia e, che in realtà non gliene lascia passare nemmeno una, ha iniziato a urlare come una pazza furiosa.
Pio; pio di nome e di fatto, si è preso tutte le urla furibonde di Lascia.
Ad un certo punto, sono uscito dal mio posto e ho cercato di impicciarmi. Non nel senso che mi sono impicciato da solo: sono un po’ pettegolo.
Non mi faccio tanto gli affari miei, ecco tutto.
Spiego anche il perché.

Sono un verme
Perché non mi faccio gli affari miei

Ho cominciato da quando un altro lombrico, un giorno, era capitato dalle mie parti.
Era uno scorbutico che non sto nemmeno a dire.
Non dava confidenza, se ne stava per conto suo, faceva lo snob con tutti, teneva le distanze, si credeva chissà chi.

Dunque: che stavo dicendo?
Ogni tanto perdo il filo del discorso. Non perché sia vecchio. Questo è un luogo comune.
Si crede che i vecchi siano smemorati.
Secondo me, modesto parere di lombrico, sono vecchi quelli che hanno un sacco di pregiudizi, si attaccano ai luoghi comuni e danno tutto per scontato.
Certo, parere di verme.
Anche un lombrico può avere dei pareri, o no?

Sono un verme che chiacchiera

Insomma, torniamo al lombrico super-snob, conosciuto per caso.
Mah, per caso, si fa tanto per dire. Perché, sempre da verme, ho imparato che tutto ha un senso.
Dunque, quello mi dice:
Chi si fa gli affari suoi, campa cento anni.
Porca miseria, mi dico fra me e me. Cento anni sono cento anni.
A dire il vero, non so nemmeno contarli cento anni.
E se è per questo, nemmeno cento giorni.
Rimango stupefatto, senza parole ed è un bel dire, perché sono proprio uno che chiacchiera.
Ah, sì! Resto senza parole su quel cent’anni e sul farsi gli affari propri.
Quando il giorno dopo torno dal tipo-so-tutto-io-mi-faccio-gli-affari-miei, sapete chi trovo?

Sono un verme

Un lombrico morto. Morto, sì!
Lì, secco nel vero senso della parola. SECCO.
Perché quello per farsi gli affari suoi e non dar retta a chi qualche consiglio poteva darglielo, non sapeva che i lombrichi non sopportano il caldo.
E così, è morto: secco!
Perciò, sono giunto alla conclusione che si muore comunque: anche se ti fai gli affari tuoi.

Tornando a Pio e Lascia, ad un certo punto, e non un punto qualsiasi, ma un momento ben preciso, ossia dopo la lunga sfuriata della moglie e dopo che si era messa a piangere perché le erano finite le parole e anche le forze, ho sentito Pio che diceva:
Ti parlo con il cuore in mano.
Porca miseria vermosa!
Volevo arrampicarmi su, ancora più su per vedere come fanno gli umani a parlare con il cuore in mano.
Non ci sono riuscito. Che sventura!
Ci pensate: uno che parla con il cuore in mano!
Sono giorni che mi chiedo anche se il cuore abbia i peli.

Una mattina, Pio e Lascia stavano parlando e ad un certo momento Lascia dice:
Hai i peli sul cuore.
Allora significa che Lascia ha visto davvero il cuore di Pio.
E quando?
Dopo ogni litigio?
Quando Pio parla a Lascia con il cuore in mano?
Vorrei non pensarci troppo perché Lascia dice che ogni volta che rimugina su qualche faccenda, le fuma la testa.

E lo sanno tutti che il fumo fa male… pure alla testa.

Abbi cura di te
Emily

Potrebbe piacerti anche...

36 Comments

  1. Chiariamo…un verme pignolo.
    Bello il racconto veramente simpatico e anche il giocare con le parole. Brava

    1. Grazie per il commento Paolo
      Abbi cura di te
      Emily

  2. Bellissima, si legge d’un fiato

    1. Samuel says:

      Simpatica

      1. Grazie Samuel e benvenuto
        Emily

    2. Grazie Giulio
      Un saluto
      Emily

  3. Stupenda

    1. Grazie Adele
      Abbi cura di te
      Emily

  4. Bellissimo

    1. Grazie Renza e benvenuta
      Emily

  5. Ciao Emily brava un racconto divertente

    1. Grazie Gina
      Abbi cura di te
      Emily

  6. Lituana says:

    Bravissima

    1. Grazie Lituana e benvenuta
      Emily

  7. Pio e lascia
    Simpaticissimo

    1. Grazie Sere
      Un saluto
      Emily

  8. Complimenti che racconto simpatico

    1. Grazie Manuele e benvenuto
      Emily

  9. Guidonia says:

    Ciao Emily

    1. Benvenuta Guidonia e grazie
      Emily

  10. Bravissima

    1. Grazie Collins
      Abbi cura di te
      Emily

  11. Bravissima

    1. Grazie Miranda
      Abbi cura di te
      Emily

  12. Celestiano says:

    Salutissimi

    1. Grazie Celestiano e benevnuto
      Emily

  13. Brava un abbraccio grande e grazie per l’invito e buona giornata

    1. Grazie a te Loide e benvenuta
      Emily

  14. Ombretta says:

    Bravissima

    1. Grazie Ombretta e benvenuta
      Emily

  15. Molto bello il sito brava

    1. Grazie Gigi e benvenuto
      Emily

  16. Un racconto carino grazie per l’invito

    1. Grazie Leda
      Abbi cura di te
      Emily

  17. Benedetto says:

    Bravissima

    1. Grazie Benedetto
      Un caro saluto
      Emily

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *