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Due mondi oceanici

Due mondi oceanici. Racconto breve, 2012

Due mondi oceanici, apparentemente diversi, erano separati da una barriera corallina.
Da una parte vivevano pesci come il delfino,  
la tartaruga, il pesce pagliaccio, le grandi conchiglie variopinte, i  pesci farfalla, il pesce aquila, il chirurgo giallo e quello rigato.
 Dall’altra, vivevano il barbio tropicale, il pesce martello, lo  squalo bianco, il pesce spada, il pesce vela, il pescecane e i pesci  accetta.


Un giorno, il barbio tropicale rapì la più bella delle tartarughe.  
Era un tipo, il barbio tropicale, parecchio geloso e invidioso.
Aveva  sentito dire che il mare, dall’altra parte, era più bello e luminoso.  
E, aveva anche sentito dire, che le tartarughe erano in via di  estinzione.
Tutti i pesci erano disperati per la scomparsa della bella  
tartaruga.
Se ne parlava ovunque e chiunque ne parlava.
Ma come si  dice: “dal dire al fare c’è di mezzo il mare”
(e in questo caso il  detto calza a pennello!), nessuno faceva niente.
Solo chiacchiere e  congetture.
Avevano organizzato anche una specie di spettacolo dove  il pesce quotidiano (un tipo scaltro e senza scrupoli) andava in giro  a fare interviste e montava scene con simulazioni di rapimento.
Si finì col cominciare a credere che tutte le tartarughe marine  fossero state rapite. Una confusione incredibile di dicerie e notizie.

Due mondi oceanici. Racconto Breve


Un giorno, un giovanissimo delfino insieme ad un giovanissimo pesce  aquila partirono e attraversarono la barriera corallina.
Quando giunsero dall’altra parte, trovarono incredibili fondali  scuri, luoghi pericolosi pieni di polpi giganti e, a dire il vero,  ebbero paura.
Ma allo stesso tempo, provavano tanta curiosità.
Improvvisamente, furono circondati da bruttissimi pesci accetta che li  condussero nella grotta dei combattenti.
Lì, c’era un clima piuttosto agitato.
Da una parte, un vecchio pesce vipera osservava in silenzio: era il  capo di quella grotta e alla fine, sentenziò che il delfino e il  pesce aquila venissero condotti dal pesce sega e dal pesce martello  per essere uccisi.
Il pesce vela aprì tutte le sue pinne e cercò di opporsi alla decisione.
Però gli fu risposto, in modo secco e categorico, che i due  avevano osato superare la barriera corallina.
Per una antichssima  tradizione e per una ancor più antico accordo preso dai loro avi, i  due mondi dovevano rimanere separati. Nessuno, e sottolineo nessuno,  poteva o doveva superare la barriera.
Quindi, quella punizione era necessaria se non si voleva vedere un viavai di pesci o addirittura  qualche esodo.

Il pesce vela fece notare che era stato il barbio tropicale il primo  a superala e per di più aveva rapito una tartaruga e, non una  qualsiasi tartaruga ma la più bella e la più variopinta.
Il pescecane s’intromise nella discussione che si era riaccesa e  precisò che, sia la tartaruga quanto il barbio tropicale, erano stati  messi sotto la sua custodia, mentre i pesci ago tessevano una  serie di giusitificazioni, scuse comprese.
Ormai il pesce vipera aveva sentenziato e la maggior parte dei pesci  era d’accordo, compresi i pesci cavernicoli che si erano aggiunti  alla combriccola.


In questa parte di mare, dove sembrava che vivessero solo pesci  malvagi, c’era anche uno squalo bianco diventato famoso per la sua  ferocia.
Le sue imprese erano note a tutti. Aveva divorato uomini, donne e  bambini. Aveva attaccato e ucciso pesci più grossi di lui. Non temeva  niene e da tutti era temuto.
Non era nemmeno benvoluto.
Anzi, nel  suo mondo, tutti lo consideravano un tipo strano e scontroso.
Però qualcosa era cambiato. Infatti,  da quando era diventato famoso, non uccideva più nessuno e se ne  stava per ore ad osservare i delfini, i pesci pagliaccio e i  pesci aquila a rincorrersi e a giocare.
Forse s’era rimbecillito o forse stava tramando qualcosa: ma chi lo  capiva?
Comunque, lo squalo bianco non si sentiva tranquillo e s’era  accorto di strani movimenti. Decise di andare ad informarsi dal pesce  vela, unico amico ed unico di cui fidarsi in quel mondo così  scombussolato.

Il pesce vela gli raccontò, per filo e per segno, l’intero accaduto.
Lo squalo bianco non ci pensò troppo e andò dal pesce martello e dal  pesce sega per barattare la sua vita con quella del delfino e del  pesce aquila.
Certo i due rimasero scioccati dall’insolita proposta.
Ma li solleticava l’idea di uccidere il pesce più temuto: la leggenda  dei mari.
Capperi di tutti i ricci!
Sarebbero diventati famosi.
Forse  avrebbero girato una oceanonovelas sul loro conto. Accettarono.

Due mondi oceanici. Racconto breve

Il pesce vela intanto si era mosso e, accompagnato da una schiera di  giovanissimi altri pesci, liberarono il delfino, il pesce aquila e  anche la tartaruga.
Con la tartaruga non fu nemmeno difficile  l’impresa perché il pescecane era diventato suo amico e il barbio  
tropicale, geloso di quella amicizia (era geloso di tutto, la sua  ormai era una malattia), aveva aiutato gli altri a liberarla.
Inoltre, s’era scoperto che la barriera poteva essere oltrepassata e che  i buoni e i cattivi stavano in tutti e due i mondi.
Solo che nel  mondo del delfino e del pesce aquila, la cattiveria si sapeva  nascondere bene dietro le tradizioni, le esclusioni, le sottili  ingiustizie e nelle dicerie.
Dicevo appunto che la barriera poteva essere oltrepassata:  ad ogni  tramonto, lo squalo bianco andava dall’altra parte e cavalcava le  onde con il delfino, il pesce aquila, il pesce lanterna ed altri  pesci ancora.
Qualche volta, s’aggiungeva anche il pesce vela, velocissimo con il  suo corpo lungo e argentato.
La sua vela, dalle magnifiche macchie  blu, sembrava più azzurra dello stesso mare.

Abbi cura di te
Emily

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13 Comments

  1. Ti leggo sempre volentieri e appena ho una pausa dal lavoro…
    Ciao
    Giulio

  2. Interessante e significativo

  3. Vero come la cattiveria può essere mascherata

  4. Grazie e complimenti

  5. Nicoletta Fiorenza says:

    Devo far conoscere questo sito a mia nipote. Ci sono capitata per caso. A proposito sono Nicoletta Fiorenza e tanti cari saluti e complimenti

  6. Serena says:

    Bravissima

  7. Tiziano says:

    Straordinario questo sito

  8. Vittorio says:

    Un bel racconto e complimenti

    1. Grazie Vittorio e benevnuto
      Un saluto
      Emily

  9. Rossano says:

    Molto bello ciao

  10. Mi piace e il sito è molto bello

  11. Mi sono persa in questo mare di pesci…Bravissima

  12. Complimenti per i racconti, per le poesie e per questo blog

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