Celestino, Baga e la crostata di susine
I racconti del Barranco
Celestino si era messo in testa di andarsene. Voleva girare il mondo e visitare tanti posti.
Si era stancato del solito paesaggio, di tutte quelle persone che visitavano il museo del Teide. E poi… sempre gli stessi ramarri.
Per di più, c’era quel grassaccio e vecchio animale che sapeva tutto lui, capiva tutto lui e s’intrometteva sempre.
Celestino, Baga e la crostata di susine
Teno, un vero amico
L’unico vero amico era Teno ed erano tanti i bei ricordi e le storie che si erano raccontati sotto la tabaiba, che erano diventati leggenda.
Celestino non si stancava mai di ascoltarlo. Con Teno aveva volato e sognato.
Chissà, forse proprio lui gli aveva suscitato quel desiderio per l’avventura.
Così decise di parlargliene.
Anche il fringuello azzurro amava le storie del ramarro e soprattutto i racconti sui turisti e sulle loro manie.
Infatti Celestino intendeva tutte le lingue degli uomini in una maniera speciale. Un vero dono.
Teno lo ascoltò con attenzione.
Comprese che il suo amico aveva tanto desiderio di andarsene quanto tanta paura di perdersi.
Allora, alla fine della chiacchierata, gli consigliò di viaggiare con una compagna: Baga.
Poco ci mancò che a Celestino gli venisse un accidente. Infatti, rimase senza parlare per un certo tempo.
Teno non si preoccupò, lo conosceva fin troppo bene. Sapeva quanto fosse scenoso.
Celestino, Baga e la crostata di susine
Un vero prodigio della natura
Baga era un amore e un vero e proprio prodigio non solo della natura ma della sopravvivenza.
Era il mistero del Teide. In quanto era l’unico esemplare, arrivato da non si sa dove e che viveva nascosta sotto un taquinaste.
E chi non amava Baga? Tutti le volevano bene. Però, Celestino alcune volte non la sopportava. Perché era una vera e propria radio. Quando iniziava a parlare, non la smetteva più.
Teno gli consigliò di non scoraggiarsi e di riflettere bene. Baga, del resto, quando filava non parlava. E di filo ne avevano bisogno davvero tanto, se non volevano perdersi.
Celestino, Baga e la crostata di susine
La proposta
Guarda caso, Celestino pensò e ripensò. Alla fine si decise e andò a parlare con Baga.
Il primo tentativo fallì. Baga era presa a filare con Folco, un ragno ballerino di una simpatia unica.
E quando i due filavano, nessuno poteva interromperli.
Il secondo tentativo, invece, andò a buon fine. Baga stava guardando il tramonto e recitava poesie. Era una poetessa unica.
Celestino le si avvicinò e con delicatezza iniziò a parlarle.
Le parlò di albe stupende, di luoghi incantati e di molto altro.
Baga rimase meravigliata. Come faceva a sapere tutte quelle cose? Dopottutto, il rammarro era nato e cresciuto lì. Così tutti i suoi antenati. Nemmeno si poteva dire che avesse qualche gene nomade.
Rimase sbalordita.
Alla fine, Celestino propose a Baga di mettersi in viaggio con lui.
Non per sempre. Giusto per visitare altri luoghi.
Dopotutto, le proponeva di andar via per un tempo. Prima o poi sarebbero tornati…
Il filo di Baga li avrebbe ricondotti a casa.
A Baga l’idea non apparve tanto bizzarra. Anzi, le piacque. Una avventura era proprio quello che ci voleva. Così, forse, Folco avrebbe sentito la sua mancanza.
Celestino, Baga e la crostata di susine
Il viaggio inizia
Ebbene, accettò. Decisero di mettersi in cammino l’indomani.
Le cose vanno dette e fatte, altrimenti poi le si lasciano andare.
Il giorno seguente, salutarono tutti i loro amici.
Poi… a destra o a sinistra?
Da che parte?
Teno si offrì di guidarli per un tratto e iniziarono a scendere.
Avevano il cuore contento. Mentra Celestino camminava, Baga filava.
Nemmeno si accorsero che Teno era diventato un puntino azzurro lontanissimo perso nel cielo di un paesaggio meraviglioso.
Quanto camminarono nessuno lo sa, nemmeno loro due.
Camminavano, ammiravano, sostavano, si rifocillavano e Baga filava. Quando non filava, recitava poesie o inventava storie.
Racconti su tutto ciò che vedeva per imprimerli nei ricordi.
Tutto sommato a Celestino quel parlare non dava fastidio. Anzi, gli teneva compagnia. Aveva avuto ragione Teno. Baga era una compagna straordinaria.
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A Los Gigantes
Giunsero a Los Gigantes. Wow che meraviglia!
Rimasero senza parole. Quel mare e quelle rocce.
Chissà se Teno aveva mai visto uno spettacolo simile.
Oh, se pure Folco si fosse deciso a partire…
Erano così presi dai loro pensieri e dalle emozioni che non si accorsero di un micetto sperduto e impaurito nascosto dietro una porta mezza diroccata.
Celestino, Baga e la crostata di susine
Incontro con Primula
Celestino tremò. Un gatto, per tutti i ramarri del mondo. Un gatto è pur sempre un gatto.
Ma è solo un micetto, diceva Baga.
Celestino aveva tantissima paura e non si fidava.
Il gatto, poveretto era più impaurito di Celestino.
Allora Baga, si avvicinò al felino, visto che il ramarro nemmeno la stava a sentire.
Il gattino, lentamente, passò dal tremore alla curiosità e poi si rasserenò.
Si chiamava Primula. Era andato via da casa dopo che la sua padrona era stata portata all’ospedale. Parlavano tutti di un virus, un certo Covid19 che faceva ammalare le persone.
Perciò il povero micetto, affamato e disperato, aveva lasciato la sua casa e se ne era andato. Solo che si era anche perso e non sapeva più cosa fare.
Baga gli propose di non allontanarsi. Era saggio rimanere tutti insieme. Potevano aiutarsi. L’unico modo.
Celestino, Baga e la crostata di susine
Celestino iniziò a pensare che l’idea di viaggiare con Baga non era stata una genialata. Un gatto con un ramarro? Non si era mai sentita una storia del genere. Non voleva finire nella bocca di un micetto affamato. Ma che idee erano mai quelle? In che mondo viveva Baga?
Invece Baga la pensava in modo completamente diverso. Se era vissuta tanto tempo in un luogo dove non c’era nemmeno un baco da seta, senza sapere nemmeno come fosse arrivata a Tenerife, tutto era possibile.
Allora Baga iniziò a parlare e a parlare senza smettere, tanto che Celestino non ne poteva più e accettò di viaggiare con il nuovo incontrato.
Piano piano Primula si avvicinò. Piano piano Celestino si allontanò.
Alla fine giunsero a un compromesso. Il gattino non poteva avvicinarsi troppo a Celestino. Baga faceva da spartiacque, diciamo così.
Celestino, Baga e la crostata di susine
Playa San Juan
Giunsero in piena notte, dopo quanto nessuno lo sa e nemmeno loro, a Playa San Juan.
Sicuramente, il tempo necessario per apprendere a fidarsi l’uno dell’altro e a rispettare gli spazi l’uno dell’altro.
Primula avera ripreso anche forze e coraggio.
Celestino stava imparando a non lasciarsi sopraffare dall’ansia.
Aveva un problema serio con l’ansia. Ecco perché Teno era diventato il suo migliore amico.
Teno lo calmava con le sue storie.
E Baga che aveva capito il suo compagno, faceva lo stesso, ogni volta che terminava di filare e si fermavano.
Primula, all’iniziò, non rimaneva ad ascoltarli. Si metteva giù e si addormentava.
Però, appena le forze gli tornarono, cominciò a non perdersi nemmeno un racconto. Era contentissimo.
Aveva anche fatto un patto con Celestino. Non doveva mangiare nemmeno un ramarro o specie simili.
Primula era piccolo, ma di parola.
Celestino, Baga e la crostata di susine
Giunti a Playa San Juan una sorpresa li attendeva.
Infatti, mentre Celestino e Baga lasciavano il Teide, anche altri due si erano messi in viaggio. Ovvero, Nera e Blu.
Era giunta la voce, al Barranco dell’inferno, che un gattino aveva bisogno di aiuto e bisognava andare a recuperarlo.
La missione era stata affidata alla capretta e alla farfalla perché s’intendevano benissimo. Inoltre, la capretta era una camminatrice nata.
La voce era però arrivata anche a Kalima, il quale senza perdere tempo, si era messo in viaggio.
Incredibile ma vero, tutti si incontrarono a Playa San Juan.
Ma quando Celestino vide venirsi incontro Kalima, poco ci mancò che perdesse i sensi.
In realtà, la storia di un ramarro, un baco da seta e un gattino che stavano viaggiando insieme era giunta ovunque e tutti ne parlavano.
Al Teide erano tutti contenti e seguivano le notizie come potevano.
Era Teno che riferiva tutti i particolari. A lui arrivavano i messaggi in volo.
Da volo a volo, da voce a voce, l’intera isola parlava di loro.
Anche Kalima lo aveva saputo mentre scendeva da Fasnia.
Dunque, la prima cosa che fece fu rassicurare Celestino. Lo chiamò per nome e il ramarro oltre che a restare paralizzato, rimase anche senza parole. Poi, la questione fu chiarita. Tutti si rilassarono.
Ma dove andare?
Celestino, Baga e la crostata di susine
Primula, Kalima, Nera e Blu
Mentre riflettevano, giunsero pure Nera e Blu.
Kalima era davvero sorpreso e anche contento di aver ritrovato Nera.
Tutti parlavano, raccontavano.
Solo Baga e Blu se ne stavano in silenzio da una parte.
Ormai, s’era fatto troppo buio ed era necessario cercare un riparo per passare la notte.
Il giorno seguente si sarebbero messi in viaggio.
In quei giorni le strade erano piuttosto sicure.
Come fece notare Kalima che di queste faccende se ne intendeva. Pochissime persone in giro e le macchine erano diventare rare. Era tutto tranquillo. Quella parte dell’isola, poi, sembrava quasi deserta.
Quindi meglio prendersela comoda e rimettersi in viaggio dopo un bel riposo.
Celestino, Baga e la crostata di susine
Verso il Barranco dell’Inferno
La mattina seguente, ognuno si rifocillò alla meglio.
Si ritrovarono per prendere una decisione. Dovevano portare Primula al Barranco.
Certamente un posto sicuro per tutti, fece notare Nera.
Ebbene anche Kalima che pareva il più titubante, accettò.
Aveva sentito parlare tanto di quel luogo che, finalmente, avrebbe potuto visitarlo.
Partirono.
Celestino, Baga e la crostata di susine
Tutti verso il barranco
Quando giunsero al Barranco, per tutta Tenerife si era sparsa la voce dell’avvenntura di Baga e Celestino.
In realtà, il racconto era noto a tutto l’arcipelago e già tanti altri animali stavano pensando di mettersi in viaggio.
Il mal d’avventura era diventato alquanto contagioso.
Quando arrivarono ed entrarono per l’accesso che Nera e Blu conoscevano, tutti gli altri rimasero sorpresi.
Si sentivano solo le voci di Chagall e Bella che elencavano gli ingredienti, mentre tutti gli altri erano alle prese con le faccende che erano state loro affidate.
Primula iniziò a saltellare super contento tra le zampe di Kalima.
Baga e Blu si abbracciarono. Calestino si arrampicò sulla schiena di Nera.
E il rito fu ripetuto. Un momento di pausa per dare il benevenuto ai nuovi arrivati e poi… giù tutti a lavorare per preparare la super cena.
Passa la pasta, controlla il sugo, prepara il parmigiano. Anche qualche fogliolina di basilico.
Mentre Totti e Totta davano gli ordini, tutti facevano la loro parte.
Le due scimmiette, allora, decisero di preparare anche una super crostata.
I nuovi arrivati furono invitati ad aiutare.
La crostata di susine
Chagall e Bella erano pronti:
Farina, farina.
Burro, burro.
Zucchero, zucchero.
Uova e tuorli, uova e tuorli.
Poco sale, poco sale.
Susine, susine.
Acqua, acqua.
Infine, la tavola era pronta e tutti mangiarono.
Ma di queste ricette nessuno ne parlava. Nessuno la sapeva perché erano il segreto del Barranco dell’Inferno.
Totti, regaliamo la ricetta della crostata ai nostri amici?
Aspetta, Emily. Lo chiedo a Totta
La crostata di susine
Amici, sono d’accordo. Ecco la ricetta. Ma, mi raccomando: è un segreto!
300 grammi di farina
150 grammi di burro
200 grammi di zucchero
un uovo e un tuorlo
una presa di sale
un Kg di susine
150 gr di acqua
pan grattato, farina per stendere la pasta e burro per ungere.
Avanti, iniziamo a preparare.
Mettiamo la farina a fontana sulla spianatoia. Aggiungiamo 150 grammi di zucchero, il burro e un pochino di sale. Anche l’uovo e il tuorlo. Ora, dobbiamo lavorare questo impasto rapidamente. Ne facciamo una palla che lasciamo riposare per due ore.
Passate le due ore?
Ora, possiamo stendere l’impasto su una spianatoia infarinata. Bene, prendiamo una teglia per cuocere le crostate. Imburriamo la base e la spolveriamo con il pangrattato. Ora possiamo porre un disco di pasta e la facciamo aderire bene. Prepariamo anche un cordone grosso con la pasta che è rimasta e facciamo in modo che aderisca bene.
Attenti!
Ecco il segreto della crostata di susine
Ora, prendiamo una forchetta e punzecchiamo l’impasto che abbiamo posto alla base. Ci mettiamo un foglio di carta da forno. Esattamente sopra e una manciata di fagioli secchi.
Mettiamo al forno solo per quindici minuti. La tiriamo fuori e togliamo la carta da forno con i fagioli.
Adesso, possiamo metterci le susine che abbiamo precedentemente snocciolato e cotto in 150 grammi di acqua e con lo zucchero che non abbiamo usato. Rimettiamola al forno per venticinque minuti.
Nel frattempo, mentre la crostata cuoce, facciamo condensare lo sciroppo che è rimasto dalla cottura delle susine. Alla fine, questo sciroppo denso, lo verseremo sulla crostata, dopo averla tolta dal forno.
Alla prossima e abbiate cura di voi
Emily
Bravissima una buona penna
Saluti Piero
Buona giornata
Saluti e complimenti
Una bella storia con finale a sorpresa
Ciao Emily é una storia molto simpatica. Carino blu
Ciao Emily sei fortissima
Complimenti
Ciao Emily
Bravissima questa ricetta la devo provare
Che bello
Grazie Liliana e abbi cura di te
Emily
Tu sei un genio
Complimenti
Bella
Una sorpresa questo racconto…con una ricetta!!!
Saluti e complimenti
Brava
Che bello anche con la ricetta…sei unica
Ciao
Bravissima
Bravissima
Stupenda e complimenti
Ciao
Che storia carina e poi con la ricetta
Ciao sono capitato qui non so come ma bello
Bravissima
Molto carino e anxhe il blog
Bravissima
Ciao Emily brava
Mi piace il racconto e poi la ricetta…brava
Completamente carina
Racconti e ricette. Bravissima
Salurissimi e brava
Molto interessante e divertente
Wow che bello!!!
Geniale
Un bel sito
Grazie Bella e abbi cura di te
Emily
Troppo bello che bei racconti
Grazie Serenella e abbi cura di te
Emily
Molto bello e addirittura con tanto di ricetta!☺
Che racconto stupendo
Un bel sito e tanti saluti
Quirino
davvero un bel racconto complimenti
Augusto Cave
Brava Emily un bel connubio
Mikelangela
Un bel sito con contenuti interessanti accompagnati da belle immagini
Nando
Bellissimo questo sito e questo racconto mi piace un sacco. Complimenti e saluti
Mariella
Emily sei davvero geniale
Saluti cari
Mattia Speranza
Farò questa ricetta…ti seguirò con piacere
grazie per il racconto e anche per la ricetta
saluti da Agostina
bravissima come sempre
Giulio
Complimenti
Brava
Un sito allegro, originale e interessante
Ciao Emily tanti saluti e brava